| Fuji
Seduto davanti a lui Arion guardava Victor sorridere compiaciuto mentre con estrema cura sbucciava la mela rossa che quel mattino gli aveva chiesto di comprare.
Arion sapeva bene quanto il suo fidanzato amasse le mele, e quindi aveva scelto per lui quella più grossa, rossa e dall’aspetto più succoso, e ora non aspettava altro che vedere la sua reazione al sapore, sicuramente dolce, della mela.
Finito di sbucciarla Victor la divise con altrettanta cura in otto spicchi quasi perfettamente identici, per poi portarsi, finalmente, un primo spicchio alle labbra.
Quando però ebbe iniziato a masticare il primo morso la smorfia disgustata che si era dipinta sul suo volto pallido e il versetto di disapprovazione che lasciò sfuggire dalle labbra fecero capire ad Arion che in quella mela c’era qualcosa che non andava.
“Victor, va tutto bene?” chiese timidamente lui portandosi in bocca l’ultimo boccone di biscotto.
Victor alzò lo sguardo nocciola posandolo prima su Arion e poi sulla mela quasi si chiedesse se fosse o meno il caso di parlare. Forse, pensò, avrebbe potuto lasciar correre per una sola mela che non era di suo gusto, ma davvero non poteva. Com’era possibile che proprio una mela Fuji avesse quel saporaccio?
“È che questa mela è strana” bofonchiò in fine
“Strana?” squittì Arion “Come quella avvelenata di Biancaneve?!” esclamò poi portandosi shoccato le mani davanti alla bocca come a voler soffocare un grido.
“No ma” Victor, che voleva semplicemente spiegare al fidanzato cos’avesse di male quella mela, senza badare alla stupidaggine che aveva appena detto, fu bruscamente interrotto dalla sua vocetta eccessivamente emozionata.
“Tranquillo Victor, se cadrai addormentato sotto l’incantesimo della mela avvelenata della strega cattiva ci penserò io a salvarti con un dolce bacio”
A quelle parole, pronunciate in modo così tanto naturale e semplice da Arion, Victor non poté proprio evitare che le sue gote, bianco cadaverico, si tingessero di un allegro e vispo rosso.
“Non dire idiozie!” sbottò lui tornando a concentrarsi sulla mela nel tentativo vano di far tornare normale il proprio colorito “È solo troppo pastosa” spiegò infine
“Davvero?” chiese Arion sconsolato, e lui che si era impegnato tanto nella scelta di quella mela.
“Mi spiace” iniziò piano, le spalle leggermente incurvate “Mi sembrava così bella quando l’ho comprata questa mattina” un sospiro amaro uscì dalle labbra sottili del ragazzo, mentre si azzardava a prenderne uno spicchio per sincerarsi del suo cattivo sapore.
Strano, pensò dopo aver ingoiato lo spicchio, a lui pareva davvero ottima. Che fosse il suo ragazzo ad essere troppo acido quel mattino?
“Sei uno stupido” esordì improvvisamente Victor guardando il bollino verde della mela su cui era stampata in grande la scritta “Gold” “Te lo dico sempre che io mangio solo le mele Fuji, le altre non mi vanno proprio giù” si lamentò infine mentre, intenerito tutto sommato dal dispiacere di Arion nell’aver comprato qualcosa che non era di suo gradimento, tornava a dedicarsi al suo spuntino.
Arion lo osservò dispiaciuto mentre a fatica si costringeva ad ingoiare quella mela troppo pastosa per lui, solo per non farlo sentire ancora più in colpa. Troppo tardi perché già la sua mente stava cercando il modo più carino per chiedergli scusa e rimediare a quell’errore.
Improvvisamente gli venne in mente quella che a lui pareva essere una grande idea: si sporse leggermente verso di lui posando un piccolo e delicato bacio sulle sue labbra.
“Ora è più buona?” chiese sorridendo con dolcezza.
Victor sentì le guance andargli completamente a fuoco mentre, cercando di fare appello a quel poco di lucidità che gli era rimasto dopo il bacio, annuiva piano cercando di bofonchiare invano un “Grazie”
No decisamente non si sarebbe mai abituato a tutte le sdolcinerie da fidanzatini a cui lo sottoponeva Arion, il suo sorriso dolce lo avrebbe sempre mandato in tilt.
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